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IronMaiden68
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Per “salvare” i clienti spegne le slot machine nel suo locale: premiata dal Comune
L’episodio è avvenuto a Cremona dove una barista, Monica Pavesi, ha deciso di andare contro i suoi interessi spegnendo per sempre le slot machine del suo locale. Non sopportava più di vedere le persone rovinarsi in quel modo. Il Comune: “Un gesto coraggioso”.
Lei si chiama Monica Pavesi, è la titolare di un bar-tabaccheria alla periferia di Cremona e qualche tempo fa ha deciso di dire basta alle slot machine, le due macchinette “mangiasoldi” che aveva “accolto” nel suo esercizio. Macchinette che lei, a quanto pare, non avrebbe mai voluto dato che – lo racconta il Corriere.it – voleva avere un bar per fare i caffè e per parlare con la gente e non per “avere a che fare con chi è convinto che i soldi debbano arrivare da quegli apparecchi”. Alla fine però le aveva messe perché particolarmente redditizie per i suoi affari. Fino a che non ha sopportato più lo “spettacolo” che ogni giorno si trovava di fronte: gente, uomini e donne, italiani e stranieri, che si rovinavano “giocando” con i videopoker. Una triste situazione che l’ha spinta alla fine a staccare la spina: “Le slot sono fuori uso”, ha detto un giorno ai suoi clienti.
E il Comune decide di premiarla - Anche se così facendo ha perso un’entrata cospicua (le due macchinette nel suo locale fatturavano 40-50 mila euro e il 6% andava a lei, circa 1500 euro ogni 15 giorni) e rischia anche che la concessionaria delle slot machine si faccia sentire visto che il suo contratto scadeva solo nel 2015. Ma anche per questo il suo gesto è stato definito coraggioso e merita, secondo il Comune di Cremona che da tempo è impegnato in una battaglia anti-slot, di essere riconosciuto. Sulla questione si è infatti espresso il vicesindaco Carlo Malvezzi che ha deciso di premiare la barista: “Ha fatto un gesto coraggioso che può essere un esempio per tutti i suoi colleghi”.
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